Rischio Movimenti Ripetitivi

Molte attività lavorative richiedono l’esecuzione di movimenti ripetitivi, come afferrare oggetti, applicare forza sulla spalla o effettuare pressioni prolungate sulle mani e sui polsi. Sebbene possano sembrare azioni semplici e innocue, la loro ripetizione continua può avere effetti negativi sulla salute. Se questi gesti vengono eseguiti senza adeguati accorgimenti ergonomici, possono provocare disturbi muscolo-scheletrici, dolori articolari e patologie da sovraccarico.

Il rischio movimenti ripetitivi è presente in numerosi settori, tra cui industria manifatturiera, logistica, lavori d’ufficio, settore sanitario e artigianato. Di conseguenza, le aziende devono adottare misure di prevenzione per ridurre gli effetti negativi del lavoro monotono e ripetitivo sulla salute dei dipendenti.

Ma quali sono i movimenti più a rischio? E soprattutto, quali strategie possono adottare le aziende per tutelare i lavoratori?

Quando un’attività comporta il rischio movimenti ripetitivi?

Si parla di rischio movimenti ripetitivi quando un lavoratore esegue per lunghi periodi azioni ripetitive che coinvolgono mani, polsi, spalle o altre articolazioni, senza variazioni significative nel compito svolto.

Per comprendere meglio l’entità del problema, ecco alcuni esempi di situazioni lavorative a rischio:

• Assemblaggio in linea di produzione, dove il lavoratore deve compiere gesti ripetitivi per lunghi turni.
• Digitazione su tastiera e utilizzo del mouse, in uffici e centri di elaborazione dati.
• Movimentazione e imballaggio di merci, con gesti ripetitivi di sollevamento e posizionamento.
• Settore sanitario, dove infermieri e operatori eseguono procedure ripetitive su pazienti.
• Lavori artigianali e sartoriali, che richiedono sforzi continui delle mani e delle braccia.

Se un’attività rientra in una di queste categorie, è fondamentale valutare i rischi e implementare soluzioni ergonomiche. Solo così sarà possibile ridurre il rischio di disturbi muscolo-scheletrici e migliorare il benessere dei lavoratori.

Quali Sono i principali rischi per la salute?

Il rischio movimenti ripetitivi può provocare danni a lungo termine, soprattutto quando il lavoro viene svolto in condizioni ergonomicamente scorrette. Infatti, la ripetizione costante degli stessi movimenti può sovraccaricare muscoli, tendini e articolazioni, causando problemi di vario tipo.

I problemi più comuni includono:

• Disturbi muscolo-scheletrici, come tendiniti e infiammazioni dei tendini flessori ed estensori della mano.
• Sindrome del tunnel carpale, dovuta a pressioni eccessive sul polso.
• Dolori alla spalla e al gomito, legati a movimenti ripetitivi che sovraccaricano l’articolazione.
• Affaticamento e riduzione della mobilità, causati dalla ripetizione costante degli stessi gesti.
• Calo della produttività e maggiore rischio di errori, dovuti all’affaticamento fisico e mentale.

Questi disturbi non solo compromettono la salute dei lavoratori, ma possono anche ridurre la produttività aziendale. Per questo motivo, è essenziale adottare misure ergonomiche adeguate e organizzare il lavoro in modo da ridurre il carico fisico ripetitivo sui dipendenti.

Quali settori sono più esposti al rischio movimenti ripetitivi?

Il rischio movimenti ripetitivi non riguarda solo il settore manifatturiero, ma anche molte altre professioni che prevedono gesti ripetitivi nel corso della giornata.

Ecco alcune categorie particolarmente a rischio:

• Operai dell’industria e della logistica, che movimentano merci e assemblano prodotti.
• Personale sanitario e assistenziale, con gesti ripetitivi nella somministrazione di cure.
• Sarti, parrucchieri e artigiani, che utilizzano costantemente le mani per lavori di precisione.
• Impiegati d’ufficio e call center, che digitano per molte ore al giorno.
• Cassieri e addetti alla vendita, che eseguono operazioni ripetitive con scanner e registratori di cassa.

Data l’ampia diffusione del problema, è fondamentale che le aziende adottino strategie per ridurre i rischi ergonomici nei luoghi di lavoro.

Come Remark aiuta le aziende a ridurre il rischio movimenti ripetitivi?

Per ridurre il rischio movimenti ripetitivi, è fondamentale adottare un approccio ergonomico e migliorare l’organizzazione del lavoro. Remark supporta le aziende nell’implementazione di strategie efficaci per prevenire i disturbi muscolo-scheletrici.

I nostri servizi includono:

• Valutazione del rischio di esposizione lavorativa, con analisi dettagliate dell’ambiente di lavoro.
• Osservazioni ergonomiche e compilazione di check-list specifiche, per identificare criticità operative.
• Revisione dell’organizzazione del lavoro, per limitare la ripetizione continua degli stessi movimenti.
• Formazione per i lavoratori, su corretta postura, pause attive e uso di attrezzature ergonomiche.
• Adozione di soluzioni ergonomiche, come sedute adeguate, supporti per gli arti superiori e strumenti di lavoro progettati per ridurre lo sforzo ripetitivo.

Grazie a un piano di prevenzione personalizzato, aiutiamo le aziende a migliorare il benessere dei lavoratori e a ridurre i rischi legati ai movimenti ripetitivi.

Cosa Rischiano le aziende che non si adeguano?

Non adottare misure di prevenzione per il rischio movimenti ripetitivi può portare a gravi conseguenze per l’azienda. Le principali sanzioni previste dalla normativa includono:

🔴 Multe da € 2.000 a € 4.000, per mancata gestione del rischio ergonomico.
🔴 Obbligo di adeguamento immediato, con possibili fermi produttivi in caso di ispezione.
🔴 Aumento dei vcosti per infortuni e malattie professionali, dovuti alla crescita dei casi di disturbi muscolo-scheletrici tra i lavoratori.

Oltre alle sanzioni economiche, una cattiva gestione del rischio ergonomico può compromettere la produttività aziendale e aumentare l’assenteismo per malattie professionali.

Investire nell’Ergonomia Conviene Sempre

Prevenire il rischio movimenti ripetitivi significa ridurre infortuni, migliorare il benessere aziendale e rispettare la normativa vigente. Un piano ergonomico efficace tutela i lavoratori e aiuta l’azienda a operare in modo più sicuro e produttivo.

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