Il 14 novembre 2024 ha segnato un momento significativo per la sicurezza nei luoghi di lavoro con l’entrata in vigore della nuova norma UNI 11958:2024. Questa normativa, intitolata “Ambienti confinati e/o sospetti di inquinamento – Criteri per l’identificazione dei pericoli e la valutazione dei rischi”, rappresenta un passo avanti importante per garantire una maggiore tutela ai lavoratori che operano in contesti particolarmente rischiosi.
Un passo avanti per la sicurezza degli ambienti confinati
Nonostante le normative precedenti, gli incidenti in ambienti confinati continuano a verificarsi con una frequenza preoccupante, spesso con conseguenze drammatiche. La UNI 11958:2024 nasce proprio con l’obiettivo di colmare le lacune esistenti e fornire linee guida più dettagliate per affrontare i rischi specifici di questi spazi. Grazie a questa norma, sarà più semplice individuare i pericoli, valutare i rischi e adottare misure di prevenzione efficaci, contribuendo così a ridurre il numero di incidenti sul lavoro.
Cosa cambia con la nuova norma?
La UNI 11958:2024 introduce criteri chiari per la gestione in sicurezza delle attività svolte in ambienti confinati. Tra i punti principali troviamo una nuova definizione e classificazione di questi ambienti e l’identificazione precisa dei rischi presenti.
I datori di lavoro, così come i responsabili della sicurezza, avranno ora una guida più chiara per individuare i potenziali pericoli e stabilire procedure operative adeguate. La nuova norma fornisce anche indicazioni sulla scelta delle attrezzature e dei dispositivi di protezione individuale e collettiva, aspetti fondamentali per garantire la sicurezza di chi lavora in questi contesti.
Un nuovo modo di definire gli ambienti confinati
Un aspetto innovativo della UNI 11958:2024 è la definizione ufficiale di ambiente confinato. Fino ad oggi, non esisteva una descrizione univoca e condivisa di questi spazi, in ambito UNI , ne nel decreto legislativo 81.
Ora, invece, viene chiarito che un ambiente confinato è “uno spazio circoscritto, non progettato per la presenza continuativa di un lavoratore, con accessi limitati e condizioni potenzialmente pericolose per la salute e la sicurezza”.
La parte più innovativa della norma specifica è relativa all’estensione del campo di applicazione. Infatti la norma si applica anche agli ambienti assimilabili, ovvero quegli spazi che, pur non rientrando formalmente nella definizione, presentano caratteristiche e rischi analoghi.
Cosa devono fare le aziende?
Per le aziende e gli RSPP, l’entrata in vigore della UNI 11958:2024 rappresenta un’opportunità per aggiornare le proprie procedure e adottare strumenti più efficaci nella gestione della sicurezza di questo rischio tanto insidioso.
La formazione dei lavoratori diventa ancora più cruciale, soprattutto per coloro che operano direttamente all’interno degli spazi confinati.
Per questo motivo, è consigliabile partecipare a corsi di formazione specifici e a seminari di approfondimento, che permettano di acquisire le competenze necessarie per applicare correttamente le nuove disposizioni e garantire un ambiente di lavoro più sicuro.
Verso un futuro più sicuro nei luoghi di lavoro
L’entrata in vigore della UNI 11958:2024 rappresenta un importante passo avanti per la sicurezza nei luoghi di lavoro confinati e sospetti di inquinamento . Grazie a criteri più chiari e a una definizione dettagliata delle procedure da seguire, si riducono alcuni spazi di ambiguità lasciati dal testo unico e dal DPR 177/11.
Ora più che mai, le aziende sono chiamate a adottare un approccio competente e integrato per affrontare questo difficile rischio. Per maggiori informazioni o per una valutazione specifica, contattaci alla mail info@grupporemark.it