Il 2 Aprile 2019 è stato pubblicato sul BURL (Bollettino Ufficiale Regione Lombardia) il Regolamento Regionale 29 marzo 2019 – n. 6, che disciplina gli scarichi di acque reflue urbane e domestiche.
Col nuovo Regolamento si allunga notevolmente l’elenco delle attività per le quali gli scarichi di acque reflue si considerano assimilati ai domestici ex lege, con conseguenti semplificazioni in termini autorizzativi
Dal 17 Aprile 2019, infatti, sono infatti assimilate alle domestiche le acque reflue:
- Provenienti da insediamenti in cui si svolgono attività di produzione di beni e prestazioni di servizi i cui scarichi terminali i cui scarichi provengono esclusivamente da servizi igienici, cucine e mense
- Provenienti da pompe di calore
- Costituite da condense di caldaie ad uso riscaldamento ambienti
- Costituite da condense degli impianti di condizionamento
- Provenienti da rigenerazione di sistemi di addolcimento di acque destinate a usi tecnologici
- Provenienti da svuotamento di impianti di riscaldamento a circuito chiuso
- Le acque il cui contenuto inquinante, prima di ogni trattamento depurativo, risulti inferiore ai valori limite espressi dal regolamento per specifici parametri.
- Provenienti dalle seguenti categorie di attività:
- Attività alberghiera, rifugi montani, villaggi turistici, residence, agriturismi, campeggi, locande e simili;
- Laboratori di parrucchiere, barbiere e istituti di bellezza con un consumo idrico inferiore a 1 mc/g al momento di massima attività;
- Lavanderie ad acqua, sia self service che tradizionali, la cui attività sia rivolta unicamente all’utenza domestica e con consumo inferiore a 20 mc/g;
- Laboratori artigianali per la produzione di prodotti alimentari destinati alla vendita a terzi con consumo inferiore a 5 mc/g nel momento di massima attività;
- Grandi magazzini adibiti alla vendita di beni, senza laboratori alimentari, fisici o chimici;
- Servizi dei centri e stabilimenti per il benessere fisico e l’igiene della persona;
- Piscine e stabilimenti idrotermali, escluse le acque di contro lavaggio dei filtri non preventivamente trattate;
- Piccole aziende agroalimentari appartenenti ai settori lattiero-caseario, vitivinicolo e ortofrutticolo con produzione di acque reflue non superiore a 20 mc/g;
- Conservazione, lavaggio, confezionamento prodotti agricoli e altre attività dei servizi connessi all’agricoltura svolti per conto terzi, esclusa trasformazione, con consumo idrico inferiore a 20 mc/g;
- Depositi e centri di vendita all’ingrosso di prodotti animali o vegetali senza annesso macello;
- Erboristerie con annesso laboratorio di produzione finalizzato esclusivamente alla vendita al dettaglio a terzi;
- Saloni di toelettature animali, allevamenti animali da compagnia;
- Laboratori di analisi chimiche, analisi biologiche, analisi mediche a condizione che le matrici analizzate, i reattivi, i reagenti vengano smaltiti come rifiuti;
- Laboratori odontotecnici a condizione che i materiali e le sostanze impiegate nell’attività vengano smaltiti come rifiuti;
Note importanti:
- Il nuovo Regolamento Regionale riguarda gli scarichi urbani e assimilati ai domestici, pertanto rimangono invariate le condizioni relative agli scarichi di acque reflue INDUSTRIALI e DI PRIMA PIOGGIA (che sono SEMPRE da autorizzare con AUA).
- Se lo scarico delle acque assimilate alle domestiche di cui al precedente elenco viene confluito in corpo idrico superficiale (es. fosso, canale tombato ecc..) o sul suolo o primi strati del sottosuolo (es. tramite subirrigazione, fitodepurazione ecc..) lo scarico deve sempre essere preventivamente autorizzato con AUA (Autorizzazione Unica Ambientale). L’obbligo decade solamente se lo scarico viene confluito in pubblica fognatura.
In seguito all’entrata in vigore del nuovo regolamento, le Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale (AATO) delle singole Provincie e gli Enti
- Gestori della pubblica Fognatura dovranno emettere il proprio regolamento a cui necessariamente dovrà essere fatto riferimento in occasione delle pratiche autorizzative.
- Gli scarichi soggetti ad autorizzazione che non risultano in regola sono soggetti a sanzioni, anche di tipo penale.
Se non sei sicuro che lo scarico della tua Azienda sia in regola con le attuali normative di settore, oppure se ritieni che il tuo scarico già autorizzato possa essere assimilato al domestico e quindi soggetto a semplificazioni autorizzative, chiedi un parere ai consulenti del Gruppo Remark.
Scrivi una mail a: info@grupporemark.it e richiedi la nostra consulenza!!