Nel corso del 2022 sono state recepite due importanti direttive europee relativamente alla valutazione di nuovi agenti cancerogeni e/o mutageni. In particolare, dal 21 febbraio 2023 è entrato in vigore un nuovo limite di esposizione inalatoria per i fumi di gas di scarico di motori diesel.
La modifica entra in vigore sia per i lavoratori esposti all’agente cancerogeno sia per attività lavorative che comportino la presenza di gas di scarico e motori diesel.
La classificazione non appare per gli addetti ai lavori come una novità, infatti alcuni degli idrocarburi policiclici aromatici (IPA) generati dai gas di scarico sono classificati da tempo come cancerogeni e mutageni certi per l’uomo. Purtroppo, tali agenti, in virtù dell’inquinamento ambientale, sono di fatto presenti in ogni ambiente “cancerogeni ubiquitari” e possono provocare tumori cutanei per contatto e tumori polmonari per via respiratoria.
Quali le aziende coinvolte?
Tra le aziende coinvolte dal provvedimento possiamo sicuramente individuare:
- Officine meccaniche, concessionarie autoveicoli
- Carrozzerie
- Elettrauto
- Aziende di logistica
- Operatori di magazzino e alle baie di carico
- Il settore automotive per l’area collaudo veicoli
- Collaudo di motori endotermici in genere ( gruppo motopompa, gruppi elettrogeni, etc..)
- Giardinieri
- Aziende che lavorano su aree ad traffico veicolare ( vigili urbani, servizi di asfaltatura , pulizia stradale, etc..)
Cosa fare?
L’introduzione di tale classificazione impone pertanto per le aziende coinvolte una specifica la valutazione del rischio ad agenti cancerogeni e/o mutageni ai sensi dell’art.236 D.lgs 81/08.
In particolare, L’allegato XLIII del D.Lgs. 81/2008 indica nell’elenco delle sostanze considerate cancerogene e mutagene la necessità di valutare l’esposizione inalatoria introducendo come limite professionale 0.05 mg /nm3 di esposizione in 8 ore lavorative a “particolato” di gas di scarico di motori diesel.
Estratto tabella allega XLIII D. lgs 81/08
In prima analisi sarà necessaria valutare se è possibile eliminare/ridurre l’esposizione agli agenti sopra citati e ove non è tecnicamente possibile bisogna procedere alla valutazione dell’eventuale esposizione degli addetti di queste aziende. E’ invece possibile mediante specifici accorgimenti prevedere dei sistemi a ciclo chiuso che consentono all’operatore di non essere esposto all’agente cancerogeno.
La valutazione, pertanto, a differenza della valutazione per agenti chimici necessita obbligatoriamente di determinare il livello di esposizione di tutti i lavoratori esposti per via diretta ed indiretta e valutare se esiste un rischio per la salute.
A seguito della valutazione si classificheranno i lavoratori come:
- Esposti: si tratta di operatori direttamente addetti alle lavorazioni che comportano che espongono i lavoratori a gas di scarico di motori diesel. Tra gli esposti possiamo annoverare quelli esposti in modalità continuativa e quelli esposti in condizioni sporadiche ed occasionali (ESEDI).
- Non esposti: sono gli operatori non addetti ad operazioni con agenti cancerogeni o mutageni il cui livello di esposizione in ambito lavorativo risulta inferiore o pari a quello della popolazione generale
- Accidentalmente esposti: il livello di esposizione ad agenti cancerogeni e/o mutageni risulta superiore alla popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistemici (es. eventi accidentali).
Tale classificazione è molto importante in quanto solo per i lavoratori esposti si attiva la sorveglianza sanitaria e il registro degli agenti cancerogeni. |
Si ricorda che la valutazione dell’esposizione inalatoria dovrà essere svolta in accordo alla norma UNI 689:2019 e pertanto i monitoraggi per i vari gruppi omogenei dovranno essere condotte in funzione delle modalità di esposizione dei lavoratori.
Di particolare importanza anche per i servizi di manutenzione dei motori endotermici in genere (officine, servizi di manutenzione) la valutazione del rischio per contatto ad oli minerali esausti contenuti nel motore. La classificazione normativa non individua un limite inalatorio , ma evidenzia una significativa forma di esposizione per via cutanea che dovrà essere valutata.
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