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Sentenza del Tar: Rischi campi elettromagnetici (CEM) e cellulari

Sentenza del Tar: Rischi campi elettromagnetici (CEM) e cellulari

Una sentenza che apre gli orizzonti della prevenzione e la lotta all’elettrosmog:

Informare i cittadini sull’utilizzo corretto e sui rischi per la salute causati dai campi elettromagnetici (CEM) prodotti duranti l’uso di dispositivi mobili come smartphone, tablet e cordless, è uno dei compiti dei Ministeri: lo ha ribadito la sentenza n. 500 del 15/01/2019 del TAR del Lazio che ha accolto, parzialmente, il ricorso dell’Associazione per la prevenzione e la lotta all’elettrosmog.

La sentenza del TAR del Lazio n. 500/2019 impone, nel rispetto dei loro ambiti di competenza, ai seguenti Ministeri:

Ministero della Salute
Ministero dello Sviluppo Economico
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare

di mettere in atto campagne di informazione per fornire le indicazioni sulle corrette modalità d’uso e sulla presenza di rischi per la salute e per l’ambiente connessi con i campi elettromagnetici (CEM) conseguenti all’utilizzo di apparecchi di telefonia mobile (cellullari, tablet, cordless, etc.).

Tali campagne di informazione dovranno essere pubblicate entro 6 mesi dalla promulgazione della sentenza del TAR.

I Ministeri coinvolti accolgono con favore la decisione dei giudici, convinti della necessità di sensibilizzare l’opinione pubblica a promuovere misure di prevenzione a tutela della salute durante l’esposizione a campi elettromagnetici (CEM) prodotti dai cellulari e tablet.

Fonte: Sentenza n. 500 del TAR del Lazio del 15/01/2019

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