Gruppo Remark

Rischio stress lavoro correlato

stress lavoro correlato

Hai mai sentito parlare di stress lavoro correlato? Spesso si pensa che lo stress sia solo una condizione mentale passeggera, ma in realtà può trasformarsi in un problema serio che incide sulla salute dei lavoratori e sulla produttività aziendale. Un ambiente di lavoro eccessivamente stressante può portare a cali di rendimento, aumento degli infortuni e persino malattie professionali.

Proprio per questo, la normativa italiana impone alle aziende di valutare e prevenire il rischio da stress lavoro correlato. Ma come si può riconoscere questa condizione? E quali obblighi ha un datore di lavoro per garantire il benessere del proprio team? Scopriamo insieme tutto quello che c’è da sapere.

Cos’è lo stress lavoro correlato e perché è un problema?

Lo stress non è solo una questione di malessere psicologico, ma un fattore che può compromettere la salute fisica e mentale dei lavoratori. Il cosiddetto stress lavoro correlato si manifesta quando le richieste dell’ambiente di lavoro superano le capacità individuali di gestione del carico emotivo e operativo.

In molti casi, lo stress è legato a una combinazione di fattori, tra cui:

  • Carichi di lavoro eccessivi o mal distribuiti, che mettono i dipendenti sotto pressione costante.
  • Mancanza di controllo sulle proprie mansioni, con scarsa autonomia decisionale.
  • Comunicazione inefficace e conflitti interni, che generano tensioni tra colleghi e superiori.
  • Ambienti di lavoro poco organizzati, dove il caos e la disorganizzazione aumentano il livello di frustrazione.
  • Aspettative aziendali poco chiare, che creano insicurezza e senso di inadeguatezza nei lavoratori.

Tutti questi elementi, se non gestiti correttamente, possono portare a problemi più gravi come ansia, insonnia, abbassamento delle difese immunitarie e persino malattie cardiovascolari. Inoltre, possono portare una confusione mentale che rende più facili errori e distrazioni. Ecco perché la gestione dello stress non è solo un beneficio per il lavoratore, ma una necessità per il buon funzionamento dell’azienda.

Chi deve occuparsi della valutazione dello stress lavoro correlato?

Secondo la normativa vigente, tutte le aziende con almeno un lavoratore sono tenute a effettuare una valutazione del rischio stress lavoro correlato. Questo obbligo riguarda non solo i lavoratori subordinati, ma anche i collaboratori con contratti parasubordinati, volontari e autonomi che operano in esclusiva per un’azienda.

Il datore di lavoro, dunque, ha la responsabilità di identificare i fattori di stress e adottare misure per ridurlo. Ma come si può fare una valutazione efficace?

Come Remark aiuta le Aziende a prevenire lo stress lavoro correlato?

Gestire lo stress lavoro correlato richiede un approccio strutturato. Remark supporta le aziende in tutte le fasi di valutazione e prevenzione, offrendo un servizio completo per individuare e ridurre i fattori di rischio.

Ecco cosa facciamo per te:

  • Analisi documentale e valutazione delle condizioni di rischio, per individuare i fattori di stress presenti nell’ambiente di lavoro.
  • Misurazioni con strumenti di indagine specifici, per raccogliere dati oggettivi sul benessere aziendale.
  • Stesura del Documento di Valutazione del Rischio Stress, con un piano dettagliato di misure preventive e protettive.
  • Programmi di sensibilizzazione e formazione, per educare i lavoratori e migliorare la gestione dello stress.
  • Sorveglianza sanitaria mirata per i gruppi a rischio, per garantire un monitoraggio continuo della salute psicofisica dei dipendenti.

Attraverso questi interventi, l’azienda può migliorare il benessere dei lavoratori e ridurre il rischio di sanzioni o contenziosi.

Cosa Succede se il Datore di Lavoro non interviene?

Ignorare il problema dello stress lavoro correlato può avere conseguenze sia per i dipendenti che per l’azienda. Un ambiente lavorativo non adeguato può portare a un aumento delle assenze per malattia, minore motivazione, aumento degli infortuni e persino problemi legali.

Dal punto di vista normativo, il mancato rispetto della valutazione del rischio comporta:

🔴 Multe da € 2.000 a € 4.000, per la mancata gestione del rischio stress.
🔴 Possibili ispezioni e ricbieste di adeguamento, con obbligo di attuare misure correttive.
🔴 Aumento del rischio di denunce per danni alla salute dei lavoratori, con conseguenti costi legali

Oltre a questi aspetti, c’è anche il rischio di perdere talenti: i dipendenti più capaci tendono a lasciare ambienti di lavoro tossici, aumentando il turnover e i costi di selezione del personale.

Investire nel benessere dei lavoratori e delle lavoratrici, conviene!

Garantire un ambiente di lavoro sereno e bilanciato non è solo un obbligo di legge, ma anche un vantaggio per l’azienda. Ridurre lo stress significa migliorare la produttività, aumentare la fidelizzazione dei dipendenti e ridurre i costi legati all’assenteismo e ai problemi di salute.

📞 Chiedi una consulenza gratuita a Remark! Ti aiuteremo a valutare il rischio stress lavoro correlato nella tua azienda e a implementare le migliori strategie di prevenzione.

Contattaci

Iscriviti alla Newsletter

Rimani sempre informato sugli ultimi aggiornamenti informativi e ricevi offerte esclusive